I libri antichi necessitano di particolari cure e attenzione. L’articolo dedicato alla conservazione e al restauro su Minerva Cafè, la sezione dedicata alle pillole di arte e cultura.
I libri, sia antichi sia moderni, sono caratterizzati da complesse relazioni tra materiali di diversa natura.
Innanzitutto la carta, materiale formato principalmente da cellulosa, un composto di molecole di glucosio, e prodotto per macerazione e lavorazione di materie prime vegetali come paglia, corteccia, tessuti. Esso deve subire il processo della collatura, per evitare che assorba in maniera eccessiva l’inchiostro, attraverso l’immersione in una soluzione di colla animale e successiva essiccazione. Ma numerosi altri materiali sono presenti in un libro, come cuoio, spago, lana, pergamena, inchiostri, colle proteiche e animali usate per la rilegatura dei testi. Vari tipi d’insetti possono facilmente danneggiare questi elementi, portandoli ad essere più fragili, ad assottigliarsi, a sbriciolarsi, ad essere perforati e ad avere alterazioni cromatiche tanto da rendere illeggibile il testo. Anche l’uomo può arrecare danno al materiale librario, veicolando l’infezione di microrganismi al momento della consultazione, mediante la contaminazione delle pagine con la sudorazione delle mani. Come metodo preventivo all’attacco degli insetti è possibile usare trappole con esche attrattive od utilizzare insetticidi specifici, sia per contatto sia per ingestione.
Per una corretta conservazione dei libri antichi il ruolo dell’umidità relativa è fondamentale, infatti essa non dovrebbe superare il valore del 60-65% per evitare la contaminazione, così come quello della temperatura, che deve essere sotto i 20 °C. L’opera inoltre non deve essere in prossimità di fonti di calore e non deve essere esposta alla luce diretta del sole.
Per la corretta conservazione è necessario spolverare i libri per evitare il deposito di particelle di polvere, dove si potrebbero nascondere nutrienti per i microrganismi e che potrebbero funzionare da nucleo di condensazione per l’acqua. Una buona e costante aereazione dei locali può impedire il ristagno dell’umidità e la condensazione sulle superfici fredde, come sulle scaffalature metalliche.
Evitare il contatto diretto tra l’opera e l’eventuale vetro di protezione, così come tra l’opera e la parete per permettere all’aria di circolare. Affidarsi in ogni caso a materiali, come i cartoncini o le buste di plastica, realizzati esclusivamente per la conservazione delle opere su carta.
Il restauro dei libri antichi si occupa di ristabilire, fin dove possibile, l’integrità dell’opera e delle proprie parti danneggiate e di evitare che la materia costitutiva rischi di degradarsi ulteriormente. I danni possono essere stati provocati sia da attacchi microbiologici, sia da eventi come incendi, alluvioni, terremoti.
Ogni singolo libro ha le proprie caratteristiche tecniche, sia per quanto riguarda le procedure di realizzazione sia per i materiali costitutivi, ed un suo specifico stato di conservazione. È necessaria quindi una preliminare e dettagliata analisi del manufatto, per elaborare il più adatto metodo d’intervento.
In generale però il lavoro di restauro consta di diverse operazioni. Quando il degrado dell’opera lo richiede, la prima da eseguire è la scucitura del libro, tagliando i fili di cucitura e separando i fascicoli.
In ogni caso, sia con smontaggio che senza, si procede alla pulitura a secco dei depositi superficiali di polvere, di deiezioni d’insetti o di spore di microrganismi, mediante l’impiego di pennelli molto morbidi o di spugne in lattice naturale. In seguito si può effettuare il lavaggio, un trattamento che serve a disinfettare e ad eliminare le impurità del supporto, come l’acidità dovuta agli inchiostri e alla natura della carta o le macchie e la muffa causate dall’attacco di umidità. Esso avviene attraverso l’immersione del foglio in acqua, oppure attraverso nebulizzazione o filtrazione. Dopo il lavaggio è necessario ripetere il processo della collatura, poiché quella originale viene persa dal foglio di carta nel processo in acqua, con soluzioni di sostanze specifiche per ogni opera. In seguito si effettua l’asciugatura.
Si procede quindi al risarcimento di parti mancanti e strappi del supporto attraverso carta giapponese o veli di seta applicati lungo i margini della lacuna con degli adesivi naturali, come la metilcellulosa o la colla d’amido. In alcuni casi si esegue anche un’integrazione cromatica soprattutto con colori ad acquerello, per raggiungere un buon livello di uniformità.
Ogni foglio, posto tra due carte assorbenti, viene poi spianato sotto pressa, per restituire al supporto l’originaria morfologia e consistenza. Se è stato effettuato lo smontaggio, si esegue la rimpaginatura, la ricucitura del libro e il rifacimento dei capitelli, che hanno la funzione di irrobustire la struttura della legatura. Nell’effettuare questa operazione bisogna tener conto del fatto che l’opera deve avere la possibilità di muoversi liberamente per evitare strappi e ondulazioni.
Viene infine rimontata la coperta del libro, precedentemente restaurata dove necessario.
In opere dallo stato di conservazione molto delicato gli interventi di umidificazione devono avvenire in maniera graduale e prestando attenzione alla reazione del materiale stesso.
Il restauro dei libri antichi in ogni caso può essere evitato se vengono rispettate le importanti operazioni di conservazione e manutenzione.