Preziosa edizione illustrata del Decameron, “testualmente eseguita sopra quella del Gregori del 1516, corretta dal Dolfino” (Passano). L’apparato iconografico è esemplato, per quel che riguarda le grandi testate, sull’edizione 1492 dei de’ Gregori, mentre i legni narrativi derivano per la maggior parte da quella del 1510 di Bartolomeo de Zanni. In appendice si leggono tre novelle “spicciolate” di beffa: Bonaccorso di Lapo Giovanni, Bianco Alfani e Grasso Legnaiolo.