Il famoso Decamerone censurato secondo i voleri dell’Inquisizione. Gli autori della “revisione” furono Vincenzo Borghini, Sebastiano Antinori, Agnolo Guicciardini e Antonio Benivieni (la presenza di quest’ultimo non è certa). Passano, I novellieri, 1864, p.68: “Non ostante le grandi mutilazioni e cambiamenti nel testo di questa edizione per ordine del Sacro Concilio di Trento, essa è riputatissima”. Il Borghini lo cita come ottimo testo, il Giunio come fedele avendo avuto come modello il codice Mannelli.