Carteggio inedito

Notes:
Importante carteggio, costituito da quattordici lettere autografe e firmate, ntercorso fra il 1930 ed il 1935 con Pietro Mignosi, scrittore e filosofo siciliano, direttore della rivista “La Tradizione “ tra il 1928 ed il 1936. In queste lettere, che testimoniano la nascita e lo sviluppo dell’amicizia fra i due intellettuali, accomunati dalla fede cattolica, Papini tocca, oltre ai temi più importanti del suo percorso che dal 1921 lo avevano portato ad accostarsi alla religione, anche argomenti letterari, filosofici e personali. “[...] Sono, a dispetto di quel che gl’idioti credono, uomo semplice ed umile e non ho nessuna disposizione per la parte di caposcuola, di mediatore e di giudice supremo nelle repubblica degli spiriti, non voglio e non posso aver privilegi di pronunciar sentenze. [...] Il poeta coopera al riacquisto dell’innocenza, il vero scrittore deve gridare ai suoi fratelli. Ma proprio per questo l’arte, lo stile, la potenza verbale sono strumenti necessari e perciò da non disdegnare. [...] Io conosco dei cattolici scrittori non scrittori cattolici: chi ardirebbe credersi tale al di fuori del Papa? [...]”“[...] Ammetto che si scriva in dialetto ma se uno vuol scrivere in italiano bisogna che si rassegni: l’italiano è fondato sopra una tradizione letteraria quasi tutta toscana o toscaneggiante e sull’uso del toscano. [...]”“[...] La tua interpretazione del mio implicito ritorno al Manzoni ed all’oggettività della narrazione non mi persuade interamente, ha l’aria di una gageure destinata a confondere gli avversari e a smentire le mie negazioni colle tendenze della mia opera. [...]”“ [...] Ho letto il tuo saggio su Pirandello e ci ho trovato osservazioni acute e nuove. Mi sembra, però, che la dimostrazione non sia pienamente riuscita. Nel doloroso mondo pirandelliano c’è una delle esigenze che possono condurre alla Fede. Il conflitto, veramente tragico, delle varie ed opposte coscienze riunite in una sola persona non può essere risolto in quell’Unità massima che è Dio e forse Pirandello ne ha il presentimento [...].