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Imperato
Ferrante
Venezia, presso Combi, & la Noù, 1672. In 2°. Titolo stampato in rosso e nero, vignetta sul frontespizio, marche utilizzate come finalini a a c. 2V2r, altra a c. 3C6v altra in fine a c. a4v, numerose illustrazioni nel testo di piante, fossili, cristalli e animali, manca la tavola doppia raffigurante l’interno del Museo, marginali bruniture, restauro al margine esterno della vignetta al frontespizio, legatura coeva in pergamena rigida. Al contropiatto firma di possesso “De Bure 1763”; in basso ex libris del Conte della Trinità; al frontespizio e in fine volume firma e timbro dalla collezione di Antonio Neviani (1857-1946), che l’acquistò a Bologna l’8 ottobre del 1935.
€ 2.000 - € 3.000
Sold for € 2.500
Notes:
Bell'esemplare di illustre provenienza. la copia appartenuta e parzialmente annotata dal Linceo Antonio Neviani (1857 - 1946). Insigne studioso di zoologia, mineralogia e botanica, proprio su Imperato scrisse un prezioso contributo: Ferrante Imperato, speziale e naturalista napoletano, in "Atti e memorie dell'Accademia di storia dell'arte sanitaria", s. 2, II (1936), pp. 58, 60 s., 137-141, 252-254 e passim. Speziale e naturalista affermato, Ferrante Imperato (Napoli 1525 - 1615?), divenne celebre per il suo famoso "museo" naturalistico. il museo raccoglieva un grande numero di oggetti appartenenti ai tre regni, animale, vegetale e minerale (animali imbalsamati, mirabilia, fossili, pietre e gemme, terre, succhi, essenze, profumi, oli, inchiostri, piante ed erbe secche, semi e altro), una certa quantità di artificialia, collezionati in quanto in relazione con il mondo della natura, la corrispondenza scientifica dell'I. e, infine, una galleria di ritratti di scienziati illustri. Sappiamo inoltre, da alcune fonti, che nel museo furono accolti anche animali vivi (almeno un icneumone e una tartaruga). Una wunderkammer in perfetto stile Kircheriano."The catalogue is divided in 28 books with substantial sections on mining (5 books) and alchemy (9 books), the remainder being devoted to animals and vegetable specimens. Ferrante Imperato took a scientific interest in his collection and was one of the first people to recognise the mysterious 'bronteae' and 'ombriae' as meteoric stones and proved that 'Jew stones', a popular 'Wunderkammer' specimen, were in fact the pertified points of an 'echinus'. In G.M. Ferro's addenda to the catalogue is an interesting description and illustration of red and black indian ink in a Chinese ink bottle and decorated vase" Grinke, From Wunderkammer to museum n. 22.
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