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Russia - Vocabolario dell'Accademia Russa

Slovar’ Akademii Rossijskoj

San Pietroburgo, Accademia delle Scienze Imperiale, 1789 – 1794. In 4°. 6 voll. Testo disposto su 2 colonne, al vol. VI la carta A abilmente facsimilata su carta antica, gore d’acqua e leggera brunitura su diversi fascicoli, frontespizio del vol IV con restauri ai margini delle prime ed ultime carte, piccole lacune ai margini di poche carte, legatura originale in pelle marrone, al dorso liscio titolo e reticolato di motivi geometrici stilizzati impressi a secco, tagli rossi, restauri, spellature.

€ 1.789 - € 25.000

Lot not sold

Notes:
Edizione originale, una delle sole 620 copie della prima edizione (a cui seguì una seconda, negli anni dal 1806 al 1822), che furono stampate tra il 1789 e il 1794 a San Pietroburgo a cura dell’Accademia delle Scienze Imperiale. Lo Slovar’ Akademii Rossijskoj (Vocabolario dell’Accademia Russa) è un’opera centrale nella storia della cultura russa. Gli autori dell’edizione furono alcuni tra i principali scrittori e studiosi dell’Accademia, fondata da Caterina II la Grande nel 1783 e diretta dalla principessa Ekaterina Romanovna Daškova: D. I. Fonvizin, G. R. Deržavin. I. N. Boltin, I. I. Lepechin, S. Ja. Rumovskij, N. Ja Ozereckovskij, I. L. Goleniš’ev-Kutuzov, G. M. Pokrovskij, A. S. Stroganov, I. I. Šuvalov, la stessa Daškova e altri. Nessuno di loro era un lessicografo in senso stretto, ma tutti erano importanti rappresentanti dell’intelligencija del tempo, all’interno dei campi della poesia, del giornalismo, della drammaturgia, dell’insegnamento, dell’oratoria. L’edizione comprende 43.257 parole, disposte in ordine etimologico, cioè secondo il criterio delle famiglie di parole affini per radice. Ekaterina Daškova, donna di grande cultura, formatasi non solo in Russia, ma anche nell’Europa occidentale, aveva premesso, prima che il lavoro allo Slovar’ iniziasse, che il primo vocabolario di qualsiasi lingua doveva essere etimologico, doveva cioè spiegare origine e radice delle parole. Il lavoro allo Slovar’ iniziò già nel 1783, anno della fondazione dell’Akademija Rossijskaja, e fu ispirato appunto dalla principessa Daškova, e proseguì ininterrottamente per 11 anni. La sua concezione, in realtà, era già nata ai tempi dell’imperatrice Anna Ioannovna, nel 1735, quando diversi studiosi avevano iniziato a raccogliere materiale per un vocabolario di lingua russa. Con l’ukaz (editto) di Caterina II del 30 settembre 1783, però, venne fondato finalmente un istituto che si occupava in maniera specifica e scientifica della “purificazione” e dell’“arricchimento della lingua”, necessari alla normalizzazione di un idioma nazionale fino a quel momento non ufficializzato attraverso norme individuate, e fondamentale nel processo ancora in fieri di identità nazionale. Lo scopo principale del Vocabolario dell’Accademia Russa fu quindi quello di rendere stabili le norme lessicali della lingua letteraria russa, quali si erano formate già nella seconda metà del XVIII secolo, ad opera di Lomonosov, Sumarokov, Trediakovskij. Al suo patrimonio linguistico e culturale sono legati infatti i due periodi più importanti della storia della letteratura russa: il “secolo d’oro” (XIX secolo) e il “secolo d’argento” (XX secolo). Lo Slovar’, fu però anche il primo fondamentale lavoro scientifico di lessicografia in Russia, e ad esso si deve la nascita, in quel paese, della Filologia come scienza, intesa nel suo significato contemporaneo.

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Lot number 463, Books Autographs and Prints Auction 141


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