Lettere autografe firmate

Notes:
Fernando Agnoletti (Firenze, 6 marzo 1875 – Firenze, 25 novembre 1933) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Ventiduenne, nel 1897 partecipò alla guerra greco-turca con i volontari garibaldini guidati da Ricciotti Garibaldi. Rientrato in Italia, iniziò l'attività pubblicistica firmandosi Calandrino. Laureatosi in lettere, emigrò a Glasgow come lettore di italiano nella locale università. Nella città scozzese fondò il primo comitato Dante Alighieri della Gran Bretagna e la rivista "La riscossa latina". Rientrato a Firenze nel 1910, entrò in Massoneria nella Loggia "La Concordia". Collaborò prima alla rivista La Voce e poi, seguendo Papini e Soffici, a Lacerba. Con lo scoppio del conflitto pubblicò articoli interventisti e compose l'inno "Trento e Trieste", utilizzato nei combattimenti dai soldati italiani. Frutto delle sue esperienze di guerra è il volume di memorie Dal giardino all'Isonzo pubblicato nel 1917. Conobbe ed ebbe relazioni con due note scrittrici dell'epoca: Sibilla Aleramo e la poetessa Ada Negri. La sua corrispondenza con Giovanni Pascoli è stata raccolta e pubblicata dall'editore Bulzoni nel 1985 nel volume dal titolo Castello in aria. Lettera del 20 aprile 1907: "Gentile e Illustre collega, io non ho ricevuto i tre saggi. Possono ancora arrivare o si sono smarriti? O peggio perduti per la lunga via? A ogni modo le mando la firma, certo che il mio parere sarebbe uguale al suo che, vedo, è ben risoluto e fermo. Io ho avuto molti pensieri e dispiaceri da che non ci visitiamo con lettere; ma la sua nobile azione mi ha sempre ripalpitato nel cuore. Conti sempre su me. Mi ripeta l'indirizzo di quel signore benevolo. Vuol che le mandi i miei libri poetici? Ma il III manca. Per ora non lo pubblicherò. lessi della sua commemorazione carducciana. Bello quell'accompagnarla con l'inno di Garibaldi. C'è più poesia oltre alpe e oltre mare? Suo dev. Giovanni Pascoli". Bella anche la lettera del 28 maggio: "Mio carissimo, con quanto ritardo! Ma sono stato ossesso di lavoro e di pensieri. Le mando il breve giudizio, e i temi. Quest'anno ho dovuto intermettere i miei Studi Danteschi, che riprenderò presto. Voglio fare un libro chiarissimo, di sola essenza, una "mirabile visione", cioè una Vita di Dante come autore della Comedia, cioè la storia intima della Comedia, come ho tentato due tre volte, senza riuscirci; e poi augurarmi che sia tradotto in inglese ... Da chi? So da chi. Faccia tradurre da questa gentile miss Mary Italy, in bei versi inglesi... L'abbraccio affettuosamente, con gratitudine d'italiano, il suo Giovanni Pascoli." In allegato un estratto di Agnoletti con la firma di accompagnamento di Pascoli.