RARA PRIMA EDIZIONE, in seconda tiratura riconoscibile per la presenza di sei carte preliminari in luogo di dieci. Composta fra 1614 e il 1618, l’opera cominciò ad avere dapprima una circolazione manoscritta, attirando su di sé le attenzioni dell’Inquisizione. Dopo alcuni tentativi, anche clandestini, di farla stampare a Modena e a Padova, Tassoni fu costretto dalla censura ecclesiastica ad optare per la Francia. Fu così grazie all’interessamento di Jean Chapelain, amico e collaboratore del Marino, che il poema tassoniano vide la luce a Parigi negli ultimi mesi del 1621. Contemporaneamente all’edizione parigina, apparve sul mercato una contraffazione veneziana del tutto identica, distinguibile per l’indicazione del nome dell’autore nella nota ai lettori. Al momento di approntare la seconda edizione, che uscì a Roma con falso luogo di stampa ‘Ronciglione’ nel 1624, Tassoni dovette comunque correggere il testo, venendo incontro alle richieste di Urbano VIII, che dopo la revisione ammise di non disdegnarla. Il testo corretto e il titolo mutato in La secchia rapita divennero quelli definitivi, riproposti nelle decine di edizioni che si diedero del poema, dentro e fuori dall’Italia, dopo la morte del poeta.Vasto poema in dodici canti in ottave, La secchia rapita narra la guerra scoppiata tra Bologna e Modena in seguito al furto da parte dei Modenesi, chiamati Gemignani dal nome del loro santo protettore, di un secchio tarlato che appartiene ai Petroniani, ossia ai Bolognesi.