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Comunicato stampa e foto Asta 126 – DIPINTI ANTICHI E ARTE DEL XIX SECOLO

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COMUNICATO STAMPA

MINERVA AUCTIONS presenta l’asta 126, dedicata ai Dipinti Antichi e Arte del XIX secolo, giovedì 26 maggio 2016 alle ore 15.00, nella sede di Palazzo Odescalchi, a Roma.

Saranno battuti 245 lotti, che spaziano da una sezione dedicata agli Old Master, per poi proseguire con gli arredi e l’arte orientale e una selezione di dipinti e sculture di fine Ottocento – inizio Novecento, appositamente scelti dai responsabili Valentina Ciancio e Luca Santori.

Tra i dipinti antichi si annoverano il telero del vicentino Alessandro Maganza con il Martirio di San Lorenzo, memore di analoghe composizioni di Tiziano, interpretate con i colori tipici dell’autunno del Rinascimento (stima €12.000-18.000), la Salomè, opera di un artista caravaggesco di origini fiamminghe attivo a Napoli intorno al 1620 (stima €15.000–20.000), per proseguire con Il Trionfo di Apollo di Stefano Tofanelli, rara opera del pittore neoclassico per villa Mansi a Lucca, realizzata sul finire del Settecento (stima a richiesta).

La sezione dedicata alla grafica riserva alcune curiosità di grande interesse collezionistico, come il Trompe-l’oeil di Bartolomeo Pellegrini da Piacenza, divertissement settecentesco con vedute di Roma antica e  frontespizio di un immaginario trattato dedicato al re Carlo di Borbone (stima €3.000-4.000), e un raffinato nucleo di disegni di Pietro (stima €1.000-2.000) e del figlio Cesare Ligàri (stima €700-1.000), artisti settecenteschi di primo piano in Valtellina, che presero il nome dalla piccola contrada omonima nel comune di Sondrio.

Tra le opere di maggiore suggestione in asta si segnalano l’Autoritratto del pittore Paolo Finoglio, attivo a Napoli nella prima metà del Seicento, che si ritrae con la tavolozza in mano (stima €20.000-25.000), la Giovane donna come Flora di Giuseppe Recco, esponente di spicco della grande pittura barocca napoletana (stima €25.000–30.000), e la Satiressa con tre putti, opera inedita di scuola genovese proveniente da una dimora aristocratica, di grande formato e singolare impatto visivo (stima €15.000–20.000).

La sezione arredi, dominata dal Carlino in porcellana di Meissen (lotto 135, stima € 3.000-5.000) e dai reperti provenienti dalla collezione archeologica del professor Jørgen Birkedal Hartmann, introduce all’Arte Orientale e a quella del XIX secolo.

Si comincia con l’acquerello di Enrico Coleman Soldati della Fanteria a cavallo, opera di soggetto militaresco piuttosto raro nella produzione del pittore tra i fondatori del gruppo dei “XXV della Campagna Romana” (stima €5.000-8.000). Tra le opere su carta si segnala l’Autoritratto di Angelo Morbelli, delicato carboncino del pittore alessandrino (stima €800-1.200), e il Fanciullo addormentato, china di Domenico Morelli (stima € 800-1.000). Notevole anche il nucleo di pastelli e olii di Antonio Mancini, provenienti da due importanti collezioni romane che testimoniano la felicità del tratto dell’artista nato a Roma ma formatosi a Napoli, a cominciare dall’intenso Ragazza con cappello di paglia, olio su tela datato 1880, vibrante di luce (stima €50.000- 80.000), fino all’Autoritratto, un olio su tela esposto nel 1930 alla Biennale di Venezia, in cui il pittore si raffigura in vesti di Pierrot (stima €18.000 – 25.000). Di grande suggestione anche il suo Ritratto del padre del 1910, un rarissimo esempio di scultura all’interno della produzione del pittore (stima €10.000-15.000).

 

Per la scultura, La Sciantosa di Filippo Cifariello incanta (stima €4.000-6.000) gli avventori con il suo fascino di cantante-ballerina ottocentesca, così come accadde all’artista stesso che si innamorò di una Sciantosa, Blanche De Mercy, e ne fu talmente soggiogato da commettere un gesto estremo, uccidendola, per renderla eternamente sua.

Di particolare pregio il Monumento alla Vittoria (stima € 4.000-7.000) dedicato nel 1929 da Giannino Castiglioni a Carlo Delcroix, fondatore della Casa Madre dei Mutilati e degli Invalidi di Guerra di Roma, poeta e politico di spicco del Regime. Opera di Alceo Dossena, noto falsario di opere in stile rinascimentale prese per autentiche da mercanti ed esperti nei primi anni Venti del Novecento, è invece il bel bassorilievo con la Madonna con Bambino (stima € 1.000-1.500).
Esposto, infine, in una Biennale veneziana anche il luminoso trittico di Alessandro Battaglia Terra feconda (stima €15.000-20.000), presentato nel 1912 alla X Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia.

 

INFORMAZIONI PER LA STAMPA:

Maria Bonmassar
ufficiostampa@mariabonmassar.com
ufficio: +39 06 4825370 / cellulare: + 39 335 490311

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