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Mario
E.A. [Giovanni Ermete Gaeta]
Spartito trascritto sulla facciata esterna di un bifolio, 320 x 460 mm., rinforzo al verso con tracce di nastro adesivo e timbro di inizi Novecento di un Dopolavoro provinciale.
€ 150 - € 200
Venduto per € 250
Note:
Si tratta di una versione della celeberrima Canzone del Piave con “Armonizzazione percorso a 4 voci di Sante Zanon”.
Nel 1918, nella notte del 23 giugno, poco dopo il termine della battaglia del solstizio, in seguito alla resistenza e alla vittoria italiana sul Piave, Gaeta scrisse di getto i versi e la musica de La canzone del Piave, che gli procurò subito una grande notorietà. La canzone servì a risollevare il morale dei soldati, e lo stesso comandante in capo Gen. Armando Diaz gli telegrafò per fargli sapere che la sua canzone era servita a dare coraggio ai nostri soldati e ad aiutare lo sforzo bellico "più di un generale". La canzone fu considerata una sorta di inno nazionale, poiché esprimeva la rabbia e l'amarezza per la disfatta di Caporetto e l'orgoglio per la riscossa sul fronte veneto.
In particolare, nel periodo costituzionale transitorio durante la fase conclusiva della seconda guerra mondiale, la canzone fu adottata provvisoriamente come inno nazionale italiano.
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