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Gioacchino da Fiore
Venezia, Giovanni Battista Bertoni, 1600. In 4°. Frontespizio illustrato con marca di Bertoni, al colophon marca di Giorgio Angelieri, testo racchiuso in cornice xilografica, 34 incisioni nel testo, fioriture e bruniture. Legato con Vaticinia seu prædictiones illustrium virorum. Sex Rotis ære incisis comprehensa de successione summum Pontificum Romanorum. Venezia, Giovanni Battista Bertoni, 1605. Marca tipografica di Bertoni al frontespizio entro frontespizio architettonico finemente decorato, 6 incisioni a piena pagina astrologiche, bruniture, stupenda legatura coeva decorata a diversi comparti con ferri floreali e geometrici, cornici, seminati, dorso a sei nervi, spellature e difetti.
€ 600 - € 800
Venduto per € 1.250
Note:
Entrambe le opere attribuite a Gioacchino da Fiore (1135-1202). Dopo un viaggio in Terra Santa entrò nell’ordine Cistercense e dopo esser passato per vari monasteri si ritirò in meditazione sulla Sila, dove costruì l'eremo di S. Giovanni in Fiore e costituì l’ordine florense. Le opere di Gioacchino da Fiore, basate su una profonda meditazione delle Sacre Scritture, ebbero un’influenza significativa sull’apocalittica medievale. Gioacchino divide la storia in tre periodi: il primo, quello del Padre, corrisponde all’era precristiana, del Vecchio Testamento. Il secondo, detto del Figlio, all’epoca della venuta di Cristo, con gli insegnamenti del Nuovo Testamento. La terza e ultima, secondo Gioacchino, sarebbe dovuta iniziare nel 1260, per concludersi con la purificazione e trasformazione della Chiesa, e l’avvento di un’era di concordia spirituale e religiosa.
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