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Atlante - Magini, Giovanni Antonio
Bologna, impensis ipsius auctoris, 1620 (ma Bologna, Clemente Ferroni, 1630). In 2°. Frontespizio allegorico figurato inciso in rame, dedica a Ferdinando Gonzaga, i privilegi di Papa Pio V e del granduca di Toscana, Ferdinando III , l’indice delle tavole, seguono 61 carte geografiche incise in rame, difetti, rinforzo al margine esterno della terza carta, legatura in mezza pergamena con i piatti ricoperti di carta marmorizzata.
€ 5.000 - € 5.500
Venduto per € 6.250
Note:
Importantissima opera cartografica del padovano Magini (1555-1617). Quest’ultimo grazie alla sua personale amicizia con il Duca di Mantova Vincenzo Gonzaga riuscì ad ottenere da principi e regnanti dei vari governi della penisola il materiale cartografico necessario per la realizzazione delle carte delle allora regioni italiane. Il grande sforzo cartografico del Magini venne dato alla luce, postumo a causa della prematura morte nel 1617, da suo figlio Fabio, che nel 1620 pubblicò in Bologna l’atlante l’Italia. L’influenza di tale opera fu notevolissima, e sia Ortelius che i principali cartografi ed editori olandesi, hanno tratto la cartografia della penisola dal lavoro dell’astronomo padovano. 1630
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