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Manoscritto - Cicerone, Marco Tullio
Manoscritto membranaceo, secolo XVI, in 8°, 180 x 110 mm, 25 carte, testo in cancelleresca entro rettangolo di giustificazione, sulla prima carta capolettera “M” in oro su fondo blu e verde con estensioni, sulla seconda carta capolettera “C” con lo stesso tipo di decorazione, il primo bifolio staccato, legatura coeva in piena pelle impressa a secco con cornici concentriche, dorso a 3 nervi con tracce di tasselli cartacei, carte di guardia provenienti da altro manoscritto più antico, abrasioni e mancanze, è presente solo parte del fermaglio in metallo sul piatto posteriore.
€ 1.500 - € 2.000
Venduto per € 3.500
Note:
Il manoscritto contiene i Topica (Arte dei luoghi) di Cicerone, ma solo fino al passo "Quae autem consequitur narrationem fides, ea persuadendo quoniam efficitur, qui ad persuadendum loci maxime valeant". L'opera di Cicerone fu scritta nel 44 a. C. su richiesta di Gaio Trebazio Testa che desiderava un commento semplificato dei Topica di Aristotele. Nel proemio Cicerone sottolinea infatti la difficoltà che perfino un romano colto potrebbe trovare nella lettura di un testo tecnico in greco.
1500
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