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Araldica - Tettoni, Leone e Saladini, Francesco
Lodi e Milano, Claudio Wilmant e Figli, Successori a Gio. Battista Orcesi, 1841-1851. In 4°. 8 voll. 656 tavole litografiche fuori testo colorate a mano con rialzi in oro e argento: vol.I: occhietto con cornice litografica colorata a mano, 106 tavole (21 – di cui 3 non colorate – di soggetto araldico, 1 tavola raffigurante lo stemma imperiale austriaco e 84 raffiguranti stemmi); vol. II: 109 tavole (2 di soggetto cavalleresco, 17 raffiguranti insegne e costumi di ordini cavallereschi e 90 con stemmi), strappo riparato senza perdita sulle tavole degli stemmi Gonzaghi e Scarampi; vol.III: 85 tavole raffiguranti stemmi; vol. IV: 80 tavole (14 tra insegne e monumenti per lo più colorate e 66 con stemmi); vol. V: 81 tavole raffiguranti stemmi; vol. VI: 75 tavole (8 raffiguranti gli stemmi dei Gran Maestri dell’Ordine, 67 con stemmi); vol. VII: 71 tavole raffiguranti stemmi; vol. VIII: 49 tavole raffiguranti stemmi. Appendice (1851), lievi fioriture legatura coeva in mezza pelle, dorsi a 5 nervi con filetti, rotelle e titolo in oro, tagli marmorizzati, qualche abrasione e spellatura. Ex libris con timbro a secco sulle carte di guardia Pietro Edoardo Madini.
€ 2.000 - € 2.500
Venduto per € 2.250
Note:
Magnifica opera di araldica e genealogia italiana, seconda soltanto alla compilazione "Famiglie Celebri Italiane" del Conte Pompeo Litta. Le notizie storico-genealogiche delle famiglie, frutto di ricerche personali degli autori e tratte dalle principali fonti edite ed inedite, costituiscono una miniera inesauribile. La bellezza dell'opera risiede in modo particolare nelle tavole raffiguranti gli stemmi delle famiglie, disegnati da insigni artisti dell'epoca e splendidamente colorati a mano.
Particolare interesse rivestono inoltre le varie "prefazioni" ai volumi, la più pregiata delle quali è la “Storia dell'Ordine di Malta ne' suoi Gran Maestri e Cavalieri”. I primi due volumi furono compilati dal Tettoni con F. Saladini; gli altri sei furono continuati dal solo Tettoni, sebbene siano conservati sui frontespizi i due nomi. L’opera uscì in fascicoli nell’arco di dieci anni.
Spreti, 3930: "Raccolta pregevole anche dal lato artistico, essendo gli stemmi stati disegnati da illustri pittori italiani" [ma erra definendo gli stemmi “in cromolitografia”; inoltre, confonde la collocazione delle prefazioni nei vari volumi e non cita l’Appendice pubblicata nel 1851]; Colaneri, 1925.
1841
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