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Francesco di Bernardo de' Vecchi, detto Rizzo da Santacroce
attivo in Veneto 1510 - 1545
olio su tavola, cm 53,5 x 70
Provenienza: collezione Brunelli, Brescia (come da antica etichetta sul retro con numero di inventario 89)
Esposizioni: Arte sacra a Brescia, 1904, p. 25 n. 22 come scuola veneta.
Bibliografia: Pittori bergamaschi, il Cinquecento, Bergamo 1975, vol. I, p. 511 n.3 e n.6, p. 499 n. 7-8, come Francesco e Bernardo da Santacroce.
F. Heinemann, i Bellini e i Belliniani, Venezia 1962, vol. I p. 58 n. 462 e vol.II p. 562 n. 638, come collaboratore di Rizzo da Santacroce.
Collezioni private bergamasche, vol. IV, Bergamo 1980, fig. 10a e 11a, come Francesco Rizzo da Santacroce.
Madonna with the Child, Saint Catherine and a male Saint
oil on board, cm 53,5 x 70
€ 25.000 - € 35.000
Lotto non venduto
Note:
Realizzata da Francesco Rizzo da Santacroce, la tavola in questione raffigura una "Sacra conversazione", in cui la Madonna al centro tiene il bambino in piedi fra le braccia ed ha ai lati Santa Caterina d'Alessandria, riconoscibile per la ruota dentata e la palma del martirio, ed un Santo con Bastone da pellegrino. La composizione richiama in maniera assai puntuale il dipinto attribuito allo stesso pittore, schedato nella fototeca di Federico Zeri (n. 64365). Bello e stridente, nella tavola in esame, è il contrasto fra gli squillanti colori che connotano i personaggi e la calma della scena, in cui il sereno misticismo legato al tema raffigurato è sempre d'obbligo. Il pittore, a cui il dipinto è ascritto, non è nuovo a questo tipo di composizioni, di cui si rintracciano esemplari in vari musei, tra cui l'Ermitage di San Pietroburgo. Uno dei maggiori rappresentanti di una fiorentissima bottega di artisti originari di Santa Croce in Val Brembana, Francesco Rizzo fu un pittore assai prolifico, attivo per lo più a Venezia nella prima metà del Cinquecento. Nella città lagunare ebbe occasione di recuperare non solo i modi del suo maestro Francesco di Simone ma ancor di più quelli dell'universalmente noto Giovanni Bellini le cui "Sacre conversazioni", fra paesaggi naturalistici o inserti di architetture classicheggianti, sono tra i maggiori capolavori della pittura veneta a cavallo fra Quattro e Cinquecento.
Il dipinto è stato indagato mediante esame riflettografico nel vicino IR (1650-1800 nm) che ha segnalato la presenza di un fine disegno sottogiacente, evidente nella definizione degli ingombri e delle pieghe delle vesti, più leggero per le anatomie dei volti. Alcune correzioni sono state apportate alle fronde degli alberi sullo sfondo.
Le analisi diagnostiche effettuate dall'ingegner Claudio Falcucci sono disponibili, su richiesta, presso il Reparto Dipinti antichi
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