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Domenico Cresti, detto il Passignano (Tavarnelle Val di Pesa 1559 – Firenze 1638)
olio su tela, cm 130 x 150
€ 12.000 - € 18.000
Lotto non venduto
Note:
Ringraziamo il dottor Vilmos Tátrai per aver avanzato la presente attribuzione dopo aver visionato il dipinto in originale. Siamo altresì grati al professor Sandro Bellesi per averci confermato l'attribuzione sulla base di fotografie a colori.
Gli influssi della pittura di Tiziano, recepiti dal Passignano durante i decisivi soggiorni nella Serenissima, si rendono manifesti nelle scelte cromatiche e nelle fisionomie dei modelli. Al centro campeggia il padre di Tobia, che nei tratti somatici che nel cangiantismo prettamente veneziano dei rossi e dei bruni, rielabora in modo originale la lezione del Cadorino. Le stesse fisionomie di Tobiolo, di sua madre e degli altri giovinetti con i loro scorci ancora manieristi, mai banalmente disposti, e financo le acconciature di tutti i personaggi e il velo della donna, si riconoscono nella pala d'altare del maestro, risalente al 1594 e conservata nel Duomo di Lucca. Le due opere, nonostante le differenze di formato e di destinazione, presentano la medesima scansione ordinata e paratattica, propria della pittura fiorentina dell'ultimo Cinquecento, di cui Cresti fu tipico ed insieme originale interprete.
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Domenico Cresti, detto il Passignano (Tavarnelle Val di Pesa 1559 – Firenze 1638)
€ 18000 - € 24000
Lotto non venduto
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