S. Giustina in Prà della Vale – Prà della Valle

Note:
Queste due incisioni formano una veduta panoramica del Prato della Valle di Padova, in cui vivaci macchiette sono immerse nell'atmosfera sentita con trasparente luminosità. Pur concepite separatamente, le due stampe avrebbero dovuto, secondo l'intenzione dell'artista, essere riunite, come risulta dalla figura incisa a destra oltre la linea del margine nella veduta di S. Giustina, il cui mantello è esattamente ripreso, a sinistra, nell'altra veduta. Le due tavole, rare a trovarsi insieme, furono incise dal Canaletto tra il 1741 e il 1745 e furono pubblicate la prima volta nel 1746, inserite nella splendida serie di trentuno acqueforti dedicata al console Smith. Succi: "La serie di acqueforti canalettiane può essere accostata a Venezia, sotto il profilo della genialità creativa e del contenuto lirico, solo alle luminose incisioni tiepolesche. Al pari di quelli di Giambattista, i fogli di Antonio Canal sono immersi in un bagno di splendente luminosità solare in cui vibra e affiora tutta la sensibilità poetica e umana dell'artista". Succi, Da Carlevarijs ai Tiepolo, 1983, n. 73 e 74; Bromberg, Canaletto's Etchings, 1993, n. 7 e 8.