Lettera autografa firmata

Note:
Il Mazzini si dispiace di non aver incontrato l'amico e lo ragguaglia sul fatto che ha terminato un ritratto e ne sta per iniziare uno per "una bella signora inglese; vedi dunque che le cose non vanno tanto male". Lo prega inoltre di inviargli il baule che contiene anche la cassetta degli acquerelli, che gli serviranno per fare un ritratto in miniatura. Infine chiede all'amico di salutargli gli amici Checchetelli, Santangeli e altri amici. Checcetelli era Giuseppe Checchetelli e il Santangeli era Annibale Santangeli, entrambi romani e facenti parte della direzione del Comitato Nazionale Romano per cui è probabile che la lettera fosse indirizzata ad un altro liberale romano.Mazzini aveva scritto un testo La peinture moderne en Italie, pubblicato a Londra nel 1841, sulla sua visione della pittura. "Uomo di profonda cultura, il "Padre della Patria" ebbe solide conoscenze artistiche e musicali e, anticipando Gramsci, individuò in esse un collante per l'unità nazionale: oltre che rinnovare la società e le coscienze, riteneva infatti necessario unire culturalmente la Penisola, rinsaldandone l'identità attraverso le splendide arie rossiniane e la grande pittura civile ottocentesca". E oltre a ciò era assai dotato come pittore dilettante, soprattutto negli acquarelli.