Fai scorrere il mouse sulla foto per visualizzare i dettagli.
D’Annunzio
Gabriele
Insieme di 6 lettere autografe firmate su carta intestata “Per Non Dormire” e “Sufficit Animus”, in 4° e in 8°, per un totale di circa 20 pp., conservate anche due buste con sigilli in ceralacca, tutte indirizzate a Nerissa, alias Maria Antonietta Avanzo, una sola datata 8 ottobre 1927.
€ 2.500 - € 3.000
Venduto per € 3.125
Note:
“Cara Nerissa, sono sfortunato. Alle sei mi arriva una ambasceria del Turkestan, che non posso respingere perché mi porta un sacchetto di balasci. Perdonatemi. Consacro il vostro felice fidanzamento con un piccolo dono, anche pel vostro fidanzato: anello suggello. Auguri senza fine Gabriele D’Annunzio.” Si chiamava Maria Antonietta Bellan, meglio nota come "baronessa Avanzo", la donna pilota più famosa d'inizio Novecento. Originaria di Contarina Veneta, in provincia di Rovigo, dove era nata il 5 febbraio 1889, aveva dimostrato subito un'indole trasgressiva e una grande passione per i motori. A Roma, dove si era trasferita dopo uno sfarzoso matrimonio con il barone Eustachio Avanzo, si atteggiò a giornalista sportiva e cominciò a scrivere di automobili e di aerei, ma sempre dopo averne sperimentato personalmente la guida. Si confrontò con tutti i grandi campioni del tempo, da Tazio Nuvolari a Fangio, corse in scuderia con Enzo Ferrari, partecipò a Millemiglia, Targa Florio e a vari circuiti in Italia e all’estero. Il Vate la volle per qualche tempo con sé al Vittoriale, e a quel periodo si riferiscono le presenti missive.“Violenta Nerissa, come son belli questi mughetti e come odorano! Se mi vedeste, avreste pietà di me. Sono senza forze, costretto a rimanere senza parlare e senza alzare la testa. Se volete venire a vedermi per qualche minuto domani nel pomeriggio, sarò molto felice. Ma, perché non mi vediate, farò fare molta ombra nella stanza. Ho scritto al Colonnello Mazzocchelli. Muoio di tristezza e di ansietà. A occhi chiusi, penso che i mughetti sono la vostra gola. G.” Questo il tono, intimo e sofferto, delle lettere, dove l’attesa per l’incontro imminente si alterna al ricordo “di tante dolci ore” con l’auspicio che “torneranno - io spero - i giorni lieti”.Breve e intensa relazione quella con Nerissa, che era pure zia di Roberto Rossellini in quanto sorella della madre Elettra, vissuta velocemente come rapida era stata la sua “corsa vittoriosa nelle Via della Vita” (così si legge in un lacerto cartaceo a firma Gabriel) in senso reale oltre che metaforico.
Informazioni
Richiedi informazioni su questo lotto.