Pasolini
Pier Paolo
Bologna, Libreria Antiquaria Mario Landi, 1942. In 8°. Ottimo esemplare nella brossura originale.
€ 600 - € 800
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Note:
Prima edizione, rara e ricercata, della prima opera di Pasolini, stampata in 375 esemplari a proprie spese. Gambetti-Vezzosi p. 650.Le Poesie a Casarsa vengono pubblicate a Bologna nel 1942 e “riscritte” nel friulano istituzionale per la pubblicazione del volume La meglio gioventù nel quale verranno raccolte con la traduzione dello stesso autore in italiano. La cultura letteraria dell'autore è la poesia provenzale di Peire Vidal, l'Ungaretti dalla parola essenziale, il Leopardi dal ritmo dolente e gran parte della poesia francese, spagnola e catalana, da Verlaine a Mallarmé, da Jiménez a Lorca e Machado Consapevole della consunzione della lingua italiana del Novecento, Pasolini adotta la poesia dialettale per recuperare il valore semantico e mitico della parola orale e non scritta rappresentativa di una comunità che nel dialetto riconosce se stessa. In questo rivendicare una poetica del friulano come antidialetto e quindi lingua, si avverte una inconscia ragione politica e cioè il rifiuto al centralismo livellatore del regime fascista. Utilizzando il friulano, il codice linguistico diventa stilisticamente libero condizionando i contenuti.Semplici paesaggi friulani fanno da sfondo alle "Poesie a Casarsa" immersi in un'atmosfera struggente che rende fragile la serenità di questo mondo arcaico sul quale incombe un presagio di morte e corruzione. Si affiancano temi e simboli tipici della tradizione poetica decadente con la figura centrale di Narciso come simbolo sospeso tra la serenità dell'infanzia, l'adolescenza e la morte vista come l'unica possibilità per evitare la perdita nel mondo adulto dell'innocenza.
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