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Importante coppia di comodini veneziani, fine secolo XVII – inizi secolo XVIII

uno con inginocchiatoio, lastronati in noce ed intarsiati in bosso e legni di frutto, avorio e madreperla, con fronte mistilineo a tre cassetti con al centro figure muliebri con parte del corpo in avorio e parte con ricchi girali vegetali intarsiati in legni vari, piano mistilineo intarsiato al centro con Allegoria della Prudenza e putti angolari, paraste angolari rastremate verso il basso con placchette sottopiano in madreperla con teste di fauno incise e delineate in scuro; eleganti racemi con tulipani ed altri motivi floreali ad intarsio in madreperla su fondo scurito si snodano al di sotto dei capitelli in legno scolpito e dorato a forma di telamoni; un comodino trasformato ad un’anta, l’altro con il cassetto inferiore apribile ad uso di inginocchiatoio, con pappagallo intarsiato sul piano e sui lati due fiori di gusto fiammingo, i fianchi intarsiati con eleganti pappagalli, piedi a cipolla, pomoli in bronzo con testine muliebri, lievi difetti cm 87 x 83 x 62 Provenienza: Collezione dei Conti Donà delle Rose, Venezia, 1934 Bibliografia: C. Lorenzetti – L. Planiscig, La collezione dei Conti Donà delle Rose a Venezia, Venezia 1934, cat. 585-586, p. 98 AN IMPORTANT PAIR OF VENETIAN NIGHT TABLES, LATE 17TH – EARLY 18TH CENTURY

€ 6.000 - € 8.000

Venduto per € 32.500

Note:
Questi due comodini presentano una tipologia di strutture e decorazioni ad intarsi simili ad una serie di importanti mobili veneti datati tra la fine del Seicento e i primi due decenni del secolo successivo. In particolare rientrano tra gli esemplari di maggiore qualità sia per l'eleganza delle paraste con i bei telamoni scolpiti nei capitelli che per la raffinata esecuzione degli intarsi e la dovizia delle essenze usate. Non ci sono documentazioni sufficienti per attribuire ad un autore questi due esemplari ma sono certamente da avvicinare ad opere di un noto intarsiatore veneziano come Antonio De Luccio (documentato nel 1686) che insieme a Luccio de Lucci (fine secolo XVII) eseguirono intarsi floreali colorati di gusto fiammingo (come il più noto Leonardo van der Vinne, attivo nelle botteghe granducali fiorentine).

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Lotto numero 86, Dipinti Antichi e Arte del XIX secolo &8211 Asta 96


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