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Doni
Anton Francesco
Vicenza, Heredi di Perin, 1597. In 8°. Marca tipografica al frontespizio, ad inizio opera ed in fine, legatura in pergamena coeva. Nota di possesso al fontespizio del sec.XVI.
€ 250 - € 350
Venduto per € 325
Note:
Si tratta di una tra le opere più bizzarre e insieme complesse del Doni, a sfondo chiaramente esoterico. L'opera consiste in una raccolta di dialoghi alquanto stravaganti in cui è tratteggiata, nel solco di una tradizione fiorentissima nel Rinascimento, l'utopia di un ipotetico mondo perfetto, dove sia finalmente attuato un nuovo ordine sociale, garanzia di giustizia e di eguaglianza. Il motivo della "città ideale", al centro della discussione fra il Pazzo e il Savio, interlocutori di uno fra i dialoghi più conosciuti, fornisce inoltre al Doni la possibilità di evocare i progetti di urbanistica razionale di architetti quali l'Alberti, il Filarete, Leonardo. Graesse, II 424. Gamba, 1369.
Informazioni
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Anton Francesco
La moral’ filosophia del Doni, tratta da gli antichi scrittori
€300 - €500
Venduto per € 813
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