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Giovanni Fiorentino
Milano, Giovann’Antonio de gli Antonij, 1554 [ma Lucca, Benedini, 1740]. In 8°. Marca tipografica al frontespizio e al colophon, legatura in pergamena rigida del sec.XVIII, tagli a spruzzo rossi. Ex libris al contropiatto di Gherardo Molza e Amadei Svajer.
€ 200 - € 1.554
Venduto per € 163
Note:
Si tratta delle celebre contraffazione lucchese dell’edizione veneziana di Domenico Farri, stampata nel 1565. Novellatore morto dopo il 1406, Giovanni Fiorentino non si sa se sia veramente nato a Firenze. Fu notaio; fuggito, forse per ragioni politiche, a Dovadola presso Forlì, dal 1378 al 1385 vi scrisse cinquanta novelle d’imitazione decameroniana. Il libro è detto Pecorone, da un nomignolo datogli in un sonetto burlesco che lo conclude. Il testo contiene cinquanta novelle suddivise in venticinque giornate introdotte da un Proemio e racchiuse in una cornice.Gamba 526; Brunet II, 1605--06; Graesse III, 86; Adams G 627.
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