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Futurismo - Carlo Bernard
Guglielmo Peirce e Paolo Ricci
Manifesto cartaceo su 4 facciate, 335 x 238 mm., Napoli luglio-settembre 1929, strappetti alle piegature e bruniture diffuse. Unito nel lotto la locandina di una Mostra su Cangiullo del 1984.
€ 150 - € 200
Venduto per € 200
Note:
Rarissimo manifesto del movimento futurista napoletana per eccellenza, di cui fu anima e mente il pittore Paolo Ricci. Partecipò con i circumvisionisti alla prima mostra sindacale napoletana, poi, nell’estate del 1929, con Carlo Bernari e Guglielmo Peirce, fu tra gli estensori del Manifesto dell’Uda, Unione Distruttivisti Attivisti, che criticava le tendenze in voga in quegli anni: l’idealismo crociano, il classicismo della cultura italiana e lo stesso marinettismo (la macchinolatria estetizzante più che l’esaltazione del progresso tecnico come conquista dell’uomo moderno). Ricci poneva anche attenzione all’a rchitettura, segnalando l’esigenza di un’urbanistica come scienza moderna e contrapponendo Gropius a Le Corbusier. Il manifesto dell’Uda fu accolto a Napoli con la solita indifferenza ma se ne interessò Ungaretti, che ne apprezzò gli elementi di rottura e di ironia.
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