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Albertina di Vienna - Durazzo
Giacomo e Alberto di Sassonia-Teschen
Carteggio composto da 52 fogli, racchiusi in una carpetta di carta con titolo esterno, contenente 9 lettere originali sottoscritte dal Duca Alberto e 9 risposte in copia di Giacomo Durazzo tra 6 agosto 1774 e 18 luglio 1779, insieme gli indici della Collezione, la struttura organizzativa della raccolta e alcuni elenchi di opere.
€ 20.000 - € 25.000
Venduto per € 25.000
Note:
Straordinario carteggio inedito, relativo alla costituzione di una delle più importanti raccolte di stampe al mondo: l’Albertina di Vienna.Giacomo Durazzo, nato nel palazzo che oggi si chiama Reale, fu membro di una delle famiglie più ricche e influenti della Genova d’antico regime; avviato dapprima alla carriera ecclesiastica, e solo nel 1744 ascritto al libro della nobiltà, entrò nei ranghi dell’amministrazione repubblicana e ricoprendo subito importanti incarichi diplomatici. Grazie a una raffinata educazione e ad una personalità fuori del comune, diventò giovanissimo il direttore dei teatri viennesi, influenzando per un decennio la vita musicale e culturale della capitale dell’Impero e compiendo una rivoluzione storica nell’ambito del teatro musicale europeo. Fu quindi per vent’anni ambasciatore cesareo a Venezia, continuando a occuparsi sia di musica che di arti figurative. “Il conte attivò una fitta rete di emissari, agenti, corrispondenti, consiglieri, intrecciando i suoi numerosi interessi eruditi, sovrapponendo arti maggiori a interessi scientifici, tecniche pittoriche, bibliofilia e botanica. Alla conclusione del periodo veneziano, negli anni ottanta del Settecento, il nobile genovese diventerà un punto di riferimento per tutti i collezionisti europei, soprattutto per le sue competenze in fatto di stampe, disegni e in minor misura di nielli e di quadri.Nel 1773, il principe Alberto di Sassonia, duca di Teschen, governatore dei Paesi Bassi e marito di una delle figlie di Maria Teresa, l’arciduchessa Maria Cristina, lo incaricherà di raccogliere per lui una collezione di antiche incisioni di scuole italiane e straniere per completare quella di autori contemporanei che già possedeva. Il titolo definitivo della raccolta per Alberto sarà Storia Pratica di Pittura, e d’Intaglio in una Raccolta di Stampe Scelte dalle Opere di tutti i Pittori, ed Incisori di Nome. Spirito curioso e creativo, come per la riforma musicale, il merito del Durazzo fu quello di cogliere alcuni degli umori più avanzati della storiografia artistica del tempo, traducendoli in realizzazioni concrete e mai tentate prima. Le stampe collezionate per Alberto disponevano di un frontespizio inciso da Giovanni David, e ciascuna sezione possedeva un’incisione di presentazione contenente un indice manoscritto delle opere riunite di quella sezione.” (dalla presentazione on-line della mostra su Giacomo Durazzo tenutasi a Genova dal 30 giugno al 7 ottobre 2012). Ed è proprio a questo impegno, di curatore/raccoglitore della collezione del Duca Alberto, che si riferisce il presente carteggio INEDITO. Che si apre con la prima lettera del 6 agosto 1774 dove già si enuncia, con chiarezza, il progetto di raccolta: “J’ai ecrit a Rome, a Florence, a Boulogne, et j’ai sureté partout dans Venise afin de trouver des Estampes anciennes qui sont precisement ce que Lui manque, et qui me semble necessaire pour donner une tete a sa Collection, et pour avoir une suite des merveilles de cet Art, et des progres, qu’Elle a fait Chez des differentes Nations. On m’a assuré aprés plusieurs recherches, que la Collection plus complete pour l’ordre des Anciens Maitres, pour l’arrengemnet des Ecoles, et pour la varieté des Estampes...”. Durazzo scrive da Venezia, negli anni in cui è ambasciatore cesareo, e da lì muove le fila di un’incessante raccolta di collezioni da proporre al Duca. Il progetto della Collezione è formalizzato, anche graficamente, in una doppia pagina ad inizio carteggio: la “Scuola Pratica Universale del Disegno, della Pittura e dell’Intaglio ossia Scelta di alcune Opere di tutti i migliori Pittori disposti in ordine Cronologico, e nelle differenti Scuole nelle quali fiorirono” rappresenta l’innovativo progetto museologico proposto da Durazzo al Duca, che l’accolse modificando appena il titolo della collezione (da “Scuola Pratica Universale”.... a “Storia Pratica di Pittura” etc.). L’elenco delle opere e degli autori da includere è impressionante e testimonia la larghezza di orizzonti e di contatti di Durazzo, estesi in tutta Europa. Si tratta dunque di una documentazione di prima mano, tutta da studiare per ricostruire nei dettagli la nascita di una delle più grandi collezioni d’arte al mondo.
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