Leone
Evasio
Scrittura privata a.f. datata Corfù, 20 marzo 1817, in calce autentica della firma estesa di Leone da parte di un notaio di Corfù, al retro altra attestazione da parte del consolato pontificio sempre in Corfù.
€ 80 - € 100
Lotto non venduto
Note:
Documento di carattere notarile in cui Leone affida una procura al sig.Tommaso Salvatori perché possa gestire i suoi beni in territorio di Macerata. Intellettuale piemontese di grande respiro, amico di Bodoni, docente all’Università di Torino e Roma, nel 1803 accettò la nomina a professore di eloquenza e poesia nell'Università di Fermo, nello Stato pontificio, dove stampò la prima edizione degli Elogi sacri. Nell'aprile del 1814 lasciò Fermo e si trasferì a Napoli. Qui si fermò fin verso la fine del 1814. Trascorsi alcuni mesi in Puglia, alla metà del 1815, poco dopo la caduta di Gioacchino Murat e dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, decise di lasciare l'Italia. Dopo viaggi in Calabria e Sicilia si imbarcò per Corfù, dove giunse alla fine del 1815. A Corfù il Leone visse come precettore di gentiluomini inglesi e di esponenti della ricca borghesia greca.
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