Galiani
Ferdinando
Napoli, stamperia simoniana, 1780. In 4°. Al frontespizio vignetta incisa in rame da Raffaello Morghen, testatine e capilettera incisi in legno, fioriture sparse e qualche arrossatura, legatura coeva in vitello marrone spugnato, dorso a 5 nervi, ai compati fregio floreale, autore e titolo impressi in oro, tagli marmorizzati azzurri, difetti e fori di tarlo.
€ 800 - € 1.000
Lotto non venduto
Note:
Seconda edizione di un’opera fondamentale per la storia dell’economia. Il trattato in cinque libri, pubblicato per la prima volta nel 1751, anticipa alcune tesi dell'utilitarismo, enunciando una teoria sul valore economico dei beni e individuando una stretta relazione tra quantità e qualità del lavoro, tempi di produzione, utilità e rarità del prodotto. Particolarmente critico si dimostra Galiani nei confronti della trattazione offerta dal filosofo inglese John Locke nelle sue Some considerations of the consequences of the lowering of interest and raising the value of money (Londra 1692), e delle quali lo stesso economista italiano aveva fornito una traduzione, rimasta però inedita. Infatti, “da lui sarebbe stato desiderabile, che in ciò che ha scritto si scorgesse più metodo, ed ordine; e che non una informe lettera, ma una ordinata opera si fosse fatta da un uomo tale”. Galiani aveva infatti dato alle stampe il trattato in forma anonima, temendo - come osserva Diaz - che “la sua originalità e novità potesse in qualche punto spiacere alle autorità, o magari semplicemente suscitare critiche rese aspre dalla cognizione della giovinezza e della presunta inesperienza” dell'autore (F. Galiani, Opere, ed. Diaz, p. 4).
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