Cristo e la Samaritana al pozzo entro un paesaggio

Note:
Il rame offerto nel lotto trova uno stretto confronto con il dipinto su tela, di omonimo soggetto ma di dimensioni maggiori, apparso all’asta Christie’s di New York il 16 aprile 1986 (al lotto 45) con l’attribuzione a Pier Francesco Cittadini, passato poi in collezione Pietro Corsini, New York. L’opera Corsini, di cui sono sono note anche le incisioni, è stata successivamente assegnata ad Albani da Catherine R. Puglisi nella monografia del pittore bolognese (C. R. Puglisi, Francesco Albani, New Haven and London, 1999, p. 161 s., n. 74.).Il dipinto in esame riprende un soggetto che ebbe notevole fortuna, come testimoniato dalle numerose versioni che Albani produsse soprattutto per le importanti collezioni romane del tempo. Quella qui presentata si distingue soprattutto per l’impaginazione più ampia e il maggiore respiro conferito al paesaggio di ispirazione classica, rispetto a quelle citate nelle collezioni di Francesco Falconieri e di Francesco Barberini (Puglisi, Francesco Albani, op. cit., p. 162, n. 74.IVc, n. 74.IVe.). Un’altra versione dell’invenzione apparteneva al principe Maffeo Barberini, come testimoniato dagli inventari: il “paesino in rame con la samaritana di palmi 2 x 1,5” infatti vi è registrato tre volte, provenendo dalla collezione di don Taddeo; nel terzo inventario è registrato con il numero “86.237”. Il dipinto offerto nel lotto presenta sul retro proprio l’antico numero di inventario “237”, confermando quindi la sua provenienza dalle collezioni Barberini (Puglisi, Francesco Albani, op. cit., p. 162, n. 74.IV d).