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[Sarconi
Michele] - Reale Accademia delle scienze e delle belle lettere di Napoli
Napoli, Giuseppe Campo impressore della Reale Accademia, 1784. In 2°. 2 voll. Volume di testo (mm. 414 x 290): frontespizio stampato in rosso e nero e con vignetta figurata, eleganti testatine e capilettera decorati finemente incisi in rame, prime 5 carte con piccola lacuna al margine laterale bianco, fioriture ed arrossature sparse, legatura coeva in vitello marmorizzato con decorazione impressa in oro, piatti incorniciati da rotella, dorso a 6 nervi, ai comparti tasselli con titolo in oro e ferro di giglio, pezze araldiche della famiglia Moncada, tagli rossi, mancanze al dorso e splellature. Al verso del frontespizio timbro di possesso di “ANNA MONCADA PRINCIPESSA D’JACI / 1798”.
Volume di tavole in 2° oblungo (mm. 478 x 350). Foglio con titolo manoscritto “Tremuoto nelle Calabrie nell’anno 1783”, seguono 49 tavole incise in rame da Antonio Zaballi dopo Pompeo Schiantarelli ed Ignazio Stile, prima tavola con lievi lacune ai margini, fioriture e qualche macchia di umidità soprattutto in prossimità dei margini, legatura dell’epoca in mezza pergamena, rovinata.
€ 10.000 - € 12.000
Lotto non venduto
Note:
Volume di testo con provenienza illustre ed il rarissimo atlante iconografico, pubblicato a parte. Le incisioni di quest'opera illustra le macerie del terremoto calabrese del 1783 e furono commissionate dal napoletano dalla Reale Accademia di Napoli ad un gruppo di scienziati, incluso lo stesso Sarconi, Angiolo Fasano, Nicolo Pacifico, Padre Eliseo della Concezione ed Antonio Minasi, e gli architetti ed il disegnatore Pompeo Schiantarelli, Ignazio Stile e Bernardino Rulli. La spedizione partì da Napoli il 5 aprile 1783 e nel 1784 il resoconto delle loro ricerche venne pubblicato dal Campo: si trattò della prima spedizione scientifica organizzata in Italia sulle conseguenze di un terremoto. Il terremoto colpì la Calabria e la parte orientale della Sicilia per più di tre anni con diverse scosse, incluse cinque dell'undicesimo grado della scala Mercalli. Morirono oltre 30.000 persone, decine di paesi vennero distrutti, delle montagne collassarono, dei fiumi cambiarono il loro corso creando nuovi laghi e perfino la costa venne ridisegnata.
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