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Andrea Sacchi
Roma 1599 - 1661
matita rossa, mm 278 x 210
Iscritto sull’antica montatura a matita: Almighty appearing to Adam; e a penna: 299.; e Andrea Sacchi
PROVENIENZA:
J. Richardson senior (L. 2183).
J. Barnard (L. 1419).
T. Hudson (L. 2432).
Marchio poco leggibile, inscritto in un quadrato in basso a destra (probabilmente collezione di Sir Joshua Reynold, come in L. 2364).
€ 6.000 - € 8.000
Venduto per € 9.375
Note:
Ringraziamo la professoressa Ann Sutherland Harris per aver confermato in una comunicazione scritta la presente attribuzione, dopo aver esaminato l'opera su fotografie a colori. Oltre al nostro, sono noti alla studiosa altri due disegni di Sacchi, raffiguranti il medesimo soggetto: uno conservato a Parigi, collezione Lugt (Fondation Custodia, cat. n.161, in J. Byam Shaw, The Italian Drawings of the Frits Lugt Collection, vol III, Paris 1983, n. 161, fig. 188) e un altro apparso presso la Galleria Apolloni nel 1967. Tuttavia i tre disegni non sono identici e le composizioni presentano alcune differenze.
Giovanni Pietro Bellori, biografo di Andrea Sacchi, ricorda che l'artista, a soli 11 anni, quando era allievo dell'Accademia romana di San Luca, vinse un premio con un disegno raffigurante la Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre (cfr. G.B. Bellori, Le Vite de' Pittori, Scultori e Architetti Moderni, a cura di E. Borea, Torino 1976, p. 537). La professoressa Harris ritiene che il disegno nella collezione Lugt, in cui compare lo stesso trattamento del panneggio di Dio Padre, mosso dal vento, che caratterizza anche l'esemplare qui offerto, possa essere un'opera giovanile di Andrea Sacchi, poco prima della Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre. Il giovane allievo infatti, si sarebbe cimentato con altri episodi del racconto biblico, in cui poter dare prova del suo talento e della sua abilità tecnica nel riprodurre anatomie e drappeggi. Secondo la professoressa Harris, anche il disegno offerto nel lotto è un'opera giovanile di Sacchi, all'epoca del suo apprendistato nella bottega del Cavalier d'Arpino, che gli permise di affinare le sue capacità nel disegno e in particolare nella tecnica della sanguigna. Nel nostro disegno infatti, la posa di Adamo, a cui Dio Padre dona la vita, è morbida e naturale e l'anatomia è resa con cura. Anche i dettagli del paesaggio, seppur convenzionali, mostrano maggior scioltezza che nell'esemplare parigino. Tutto questo induce a ritenere il disegno qui presentato come una precoce, inedita testimonianza della fase giovanile del grande artista romano.
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