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Scuola veneta
seconda metà del secolo XVII
olio su tela, cm 90 x 112
€ 3.000 - € 5.000
Venduto per € 15.000
Note:
Secondo un’inedita interpretazione del tema allegorico, due giovani figure femminili, la Virtù alata e la Regina virtus di palladiana memoria, si uniscono quasi in un abbraccio per incedere decise verso le personificazioni dei Vizi, rappresentati da figure demoniache con i simboli di lascivia e perdizione: la corona del potere sospesa a mezz’aria, la coppa di vino rovesciata e due carte da gioco.
Le Virtù schiacciano contemporaneamente, e quasi con una certa soddisfazione, la testa di un demone – la giovane in primo piano stringe la mano destra in un pugno serrato con singolare e potente efficacia. Un piccolo cupido partecipa all’azione accanto ad un puledro imbizzarrito e senza briglie, anch’esso simbolo di incontrollata lussuria. Un cielo plumbeo, di chiara matrice veneta, fa da sfondo alla scena.
Per il presente dipinto è stata avanzata un’attribuzione a Federico Cervelli (Milano 1625 - Venezia 1700), pittore veneto che ebbe contatti con i Medici, Leopoldo e il gran principe Ferdinando. Tra le poche sue opere che si conoscono emergono i temi allegorici e le virtù teologali. Qui la trama pittorica segue una linea e percorsi cromatici che rimandano alla scuola di Pietro Liberi, ad un classicismo misurato che trova nella tela qui offerta un felice momento, soprattutto nella fluidità dei panneggi e nella definizione dei visi delle Virtù.
Informazioni
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fine secolo XVII
Scena di genere con giovane seduto di spalle attorniato da astanti
€400 - €800
Venduto per € 1.000
secolo XVI
Ritratto di gentiluomo a mezzo busto, con libro in mano e cappotto di pelliccia
€3000 - €5000
Venduto per € 6.875
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