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Legatura - Cicerone
Marco Tullio
Lione, Sébastien Grifi, 1548. In 16°. Marca tipografica al frontespizio, capilettera ornati, legatura coeva fulva, decorazione impressa in oro, ai piatti ricca composizione a mosaico formata da cornice di filetti a cera dipinta in nero e nastri dipinti in nero, rosso e grigio che si intersecano su seminato pointillé in oro, al centro del campo del piatto anteriore cartiglio ovale con armi nobiliare ed all’inferiore tassello in marocchino rosso con titolo dell’opera impresso in oro, dorso completamente decorato con volute e foglie dipinte in nero e grigio su seminato pointillé, tagli dorati e cesellati, camicia e custodie moderne in pelle marrone e carta marmorizzata, restauri al dorso, decorazione in oro dello stemma ripresa in epoca posteriore, lievi macchie al taglio centrale.
€ 7.000 - € 12.000
Lotto non venduto
Note:
Bell’esemplare réglé in sontuosa e raffinata legatura lionese decorata a cera dipinta, alle armi di Giovanni Battista Vittori.
Quest'ultimo, gentiluomo ed uomo d'arme, si trova in Francia in quegli anni al seguito del Cardinale Farnese ed è ipotizzabile che sia stato lui ad acquistare i primi volumi e legature che costituiranno il primo nucleo della biblioteca di famiglia. Il Vittore ebbe diversi figli: tra i quali una femmina che andò in sposa al nobile romano Roberto Roberti. Le armi del Roberti furono inquartate nello stemma dei Vittori. La famiglia si estinse poi nel '600.
Per legature simili si veda il lotto 19, ALDE, 24 maggio 2016.
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