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Mnemotecnica - Baif
Lazare
Basilea, Froben, 1537. In 4°. Marche di Froben con caduceo e serpenti sul frontespizio e in fine, illustrato con 28 tavole, iniziali e fregi xilografici, marginali annotazioni. Legato con Tomai, Pietro [Pietro da Ravenna]. Memoriae ars quae Phoenix inscribitur. Vienna, apud Mathiam Bonhomme, 1541. 16 pp. Marca al frontespizio, strappo senza perdita a p.9. Legato con Bérauld, Nicolas. De vetere ac nouitia iurisprudentia oratio. Parigi, excudebat Christianus Wechelius, 1533. Lione, Gryphius, 1533. Marca tipografica al frontespizio e in fine vol., due fori per bruciature al margine esterno bianco del frontespizio. Esemplare uniformemente brunito, con lievi forellini di tarlo, in pergamena floscia coeva.
€ 1.000 - € 1.200
Lotto non venduto
Note:
Affascinante miscellanea di testi rari di Mnemotecnica, il primo curato da Charles Estienne.
Pietro Tomai o anche Pietro da Ravenna divenne uno dei più celebri teorici quattrocenteschi dell'arte della memoria, autore di un incunabulo licenziato per le stampe a Venezia il 10 gennaio 1491, sulla "Artificiosa memoria", intitolato Phoenix, seu artificiosa memoria. Tomai conosceva l'antico metodo noto ai latini Cicerone e Quintiliano, fondato sulla dottrina dei luoghi e delle immagini. L'opera del ravennate è divisa in "dodici conclusioni", un compendio di precetti mnemonici aventi pelopiù finalità pratiche.
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