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Medicina
Venezia, Bonetus Locatellus per Octavianus Scotus, 20 dicembre 1493. In 2°. Occhiello, capilettera istoriati, restauri al margine bianco delle ultime carte e minimale al frontespizio, lievi aloni, legatura in mezza pergamena e cartone del sec.XIX, tagli a spruzzo rossi. Note bibliografiche ai fogli di guardia.
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Note:
Quinta edizione di questa ricercata e celebre opera di Medicina, la princeps uscì a Padova nel 1476. Nel XV sec. si contano 7 edizioni, nel XVI altre 8.
Si tratta di un'antologia di trattati medici "di base", detta appunto Articella perché base dell'arte medica. L'Articella venne probabilmente adottata a Parigi dai Parvipontani (ovvero dallo studium di Petit-Pont) e successivamente passò a Salerno dove venne compendiata con le nuove suggestioni aristoteliche da Mauro, Ursone e Bartolomeo (i quali probabilmente avevano studiato a Parigi). L'Articella diverrà il testo obbligatorio per tutti gli studenti di medicina sino al secolo XV e si arricchirà di glosse e commenti fatte dai vari professori che la commentavano nelle loro lezioni. All'Articella venne affiancato, nella seconda metà del XIII secolo il Liber Canonis di Avicenna, che diverrà il testo più importante per la formazione del medico. La raccolta si era costruita in forma di sintetica esposizione dei classici greci di medicina, scritti a Baghdad dal medico poliglotta Hunayn bin Ishaq, megliop conosciuto come Ioannitius. La sua sintesi si basava essenzialmente sull’Ars Medica di Galeno.
Alla metà del XIII sec.l’esigenza di una formazione medica più solida in molte città europee arricchì la silloge di nuovi testi, provenienti dalla Scuola Medica Salernitana, dai Pronostici e Aforismi di Ippocrate, dal De Urinis di Teofilo etc.
Goff A1146; HR 1872; IGI 911; IBE 605; Pr 5040; GW 2682.
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