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Peranda
Giovan Francesco
Venezia, Gio. Battista Ciotti, 1610. In 4°. Marca tipografica al frontespizio raffigurante Minerva con elmo, lancia nella mano destra e scudo nella sinistra contornata da motto, macchia all’angolo superiore dei primi tre fascicoli nella parte bianca, legatura coeva in pergamena floscia. Timbro della celebre collezione Galletti di Firenze al frontespizio.
€ 200 - € 250
Lotto non venduto
Note:
La notorietà di Peranda è dovuta principalmente al suo libro di lettere, stampato in numerose edizioni. Le Lettere uscirono a Venezia presso Giovambattista Ciotti nel 1601, con dedica a Cornelia Orsini, figlia di Virginio e di Giovanna Caetani. Seguirono innumerevoli ristampe presso Ciotti (7), per Bernardo Giunti, poi a Terni per lo stampatore Tommaso Guerrieri (nel 1620) e varie altre volte a Venezia e Milano. La raccolta segnò il principio del genere delle lettere di segretari, che Traiano Boccalini stigmatizzò come «ingombra scanzie» nel XII dei suoi Ragguagli di Parnaso, in cui Peranda chiede di essere ammesso in Parnaso offrendo ad Apollo il suo libro di lettere. La carriera di segretario di Peranda si lega alla famiglia Caetani: offrì i suoi servizi al cardinale Niccolò Caetani e presso i Caetani visse il resto della sua vita che, priva di fatti eclatanti, rappresenta il prototipo del segretario barocco disposto a farsi una sola persona con le esigenze del proprio padrone.
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