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Alessandro Maganza
Vicenza 1556 - 1640
olio su tela, cm 281,5 x 204,5
firmato sul bordo della graticola ALESS.ro MAGANZA F.
Martydrom of Saint Lawrence
oil on canvas, cm 281,5 x 204,5
signed
€ 12.000 - € 18.000
Lotto non venduto
Note:
Al centro del telero campeggia il giovane Lorenzo arso sulla graticola, mentre solleva il braccio verso il cielo accettando il proprio destino di fede in un tragico e rassegnato gesto. Intorno all'eroe cristiano si riunisce una moltitudine di faccendieri tra cui spiccano un uomo ripreso di spalle che alimenta il fuoco portando della legna ed un altro che versa brace da una cesta di vimini. Nel registro superiore l'imperatore Valeriano seduto sul trono sovraintende la scena, mentre a destra tra i soldati emerge un cavaliere in armatura con vessillo in mano.
Maganza considerava evidentemente molto importante il dipinto offerto nel lotto, avendolo firmato a lettere capitali in bella evidenza sulla graticola. Il pittore rielabora liberamente l'ideazione compositiva di Tiziano che del soggetto realizzò due diverse versioni: la prima per la chiesa dei Crociferi (poi trasferita ai Gesuiti) a Venezia, iniziata nel 1548 e completata non prima del 1559, stando alla testimonianza di Palma il Giovane, e la seconda per l'Escorial, inviata a Filippo II nel 1567 (cfr. rispettivamente H. E. Wethey, The paintings of Titian. The religious paintings, London 1969, p. 139, n. 114 e p. 140, n. 115, e M. Di Monte, "La morte bella." Il martirio nella pittura di Tiziano, Tintoretto e Veronese, in "Venezia Cinquecento", IX, 17, 1999, pp. 91-179). Delle opere del Cadorino Cornelis Cort trasse una stampa in controparte nel 1571 con la dedica all'imperatore Filippo II ("Invictis. PHILIPPO / Hispaniarum Regi / D"). Tratta probabilmente da un disegno di Tiziano stesso, l'opera di Cort è silloge grafica di entrambi i teleri con gli angeli con le palme del martirio dell'Escorial e le figure in primo piano dei Gesuiti (cfr. M. Bury, The Print in Italy 1550-1620, London 2001, no. 56).
Il British Museum conserva un disegno dello stesso soggetto, già ascritto a Jacopo Tintotetto e in seguito attribuito alla mano di Alessandro Maganza da Stefania Mason, che sembra essere un studio preparatorio per il telero offerto nel lotto (n. 1900,0824.131, penna ed inchiostro marrone, acquerello grigio con rialzi di bianco su carta preparata marrone, mm 279 x 200, S. Mason, Da una costola di Palma il Giovane: il disegnatore misterioso, in "Artibus et Historiae", 55 (XXVIII), 2007, p. 128, fig. 14 (come attribuito a Alessandro Maganza). Il disegno londinese condivide con il dipinto le soluzioni formali della parte alta, l'imperatore posto sul piedistallo ed il cavaliere sul destriero mentre speculare è la posizione della graticola in primo piano.
Alla Morgan Library di New York è presente un disegno con San Lorenzo al martirio di Maganza in cui figure maschili intenti al lavoro sembrano studi per i faccendieri del primo piano nel dipinto in esame (n. 1993.159, penna e inchiostro bruno, gessetto bianco, mm 400 x 290).
Abile nel tradurre la lezione dei grandi maestri della pittura veneta - Tiziano, Tintoretto, Veronese ed i Bassano - in una sintesi ben calibrata ed elegante, piana e senza eccessi ma soprattutto rispettosa dei canoni controriformati, Maganza seppe soddisfare l'intensa richiesta di immagini devozionali a Vicenza e nei piccoli centri urbani della terraferma come dimostra l'opera offerta nel lotto, in cui sono evidenti i tributi a Tiziano, Palma il Giovane e Bassano, rivisti con i toni caldi e pacati propri dell'autunno del Rinascimento.
Per un profilo storico-critico di Alessandro Maganza, cfr. A. Serafini, in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 67 (2006), s.v. Maganza, Alessandro.
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