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Alfredo Ravasco
1930 circa
con elementi a forma di serpente sui lati realizzati in oro con diamanti e piccoli smeraldi, perla australiana al centro, fregi in oro con brillanti sulla base. Cm. 21×7.5. In astuccio originale
€ 10.000 - € 15.000
Venduto per € 65.000
Note:
Alfredo Ravasco (1873-1958) orafo-scultore tra più importanti e innovativi gioiellieri degli inizi del XX secolo ha delineato con la semplicità e la purezza delle linee il passaggio dell'oreficeria tardo ottocentesca ad un rinnovato ordine classico.
Ravasco, attraverso le sue creazioni che si rivelano la risposta concreta al pensiero nascente, ci pone di fronte ad una nuova ottica. Non è la materia a rendere moderno l'oggetto quanto la sua costruzione attraverso nuove modalità e l'impiego dei materiali di sempre, come pietre dure e coralli. Diviene uno tra i rappresentanti di spicco della corrente modernista e la sua produzione si traduce per la maggior parte nella realizzazione dell'oggettistica da tavolo, dove da prova del suo talento di scultore e di una viva attenzione per i particolari.
La sua eccezionale inventiva trova applicazione anche in oggetti preziosi come l'Ostensorio per la Cappella dell'Università Cattolica, oppure la tiara ed il fermaglio per il piviale del Sommo Pontefice Pio XI.
Tra i suoi clienti Papi, Re, Regine, l'aristocrazia e la grande borghesia dal gusto esigente che lo raggiunse nelle sue principali esposizioni orafe e d'arte decorativa italiane ed estere di cui fu spesso promotore, come nel 1919 per la prima mostra d'Arte Decorativa a Milano, a Parigi e Monza nel 1925, New York nel 1939 o le differenti biennali di Venezia.
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