Benivieni, Girolamo
Venezia, Niccolò Zoppino & Vincenzo di Paolo, 12 aprile 1522. In 8°. Titolo in cornice xilografica figurata con scene di cavalieri, di torneo, motti e sentenze inscritti nella cornice, legatura in pergamena floscia del sec.XVIII. 1522
€ 600 - € 800
Lotto non venduto
Note:
C.A.Chiesa, Libri italiani rari del Rinascimento, n.19: “Stimata edizione con le Frottole dei diversi Autori stampate per la prima volta”. Come afferma Dionisotti, la presente edizione è ricalcata sulla precedente fiorentina ma nella dedicatoria si sottolinea come l’opera, malamente stampata a Firenze “non altrimenti che rutilante gemma in sterco giaceva”, sicché il curatore tal Cassiodoro Ticinensis l’aveva “con accurata vigilanza alla primiera nitidezza ridotta, non posponendo l’osservazione delle regole del volgar più terso idioma”. Non erano solo parole, come bene riconosce Dionisotti: “tra Venezia e Padova, tre anni prima che uscissero le Prose del Bembo, il lombardo Cassiodoro aveva preso a correggere le Opere del Benivieni sistematicamente, secondo quelle “regole del volgar più terso idioma” che il friulano Fortunio aveva enunciato, e che però a Firenze erano ignorate o rifiutate.” C. Dionisotti, Machiavellerie, Torino, 1980, pp.245 e 347.
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