Piemonte
Torino, erede Niccolò Bevilacqua, 1586. In 4°. Grande stemma sabaudo xilografico al frontespizio, bei capilettera figurati incisi, testo in carattere romano e corsivo, mancante la carta bianca +8, lacuna al frontespizio ed ai margini bianchi di cc. A, A2, D5, arrossature e brunitura leggera, gora d’acqua leggera su qualche carta, legatura del sec. XVIII in vitello marrone, dorso a 6 nervi, ai comparti titolo in oro su tassello, tagli rossi. Ex libris araldico “Cav. Perrachino di Cigliano” al contropiatto e firma di appartenenza “Laurentius Tapparellus a Genoliae” sulla carta di sguardia.
1856
€ 400 - € 600
Lotto non venduto
Note:
Rara edizione – considerata la più importante sul piano testuale – degli Statuti sabaudi, condotta sulla base delle edizioni precedenti e contenente, in fine, il “Sommario” dei medesimi originariamente compilato nel 1522 da Giovanni Nevizzano (giurista nativo di Buttigliera d’Asti, morto nel 1540, che dopo avere studiato e Pavia e a Padova fu professore di ragion civile a Torino) e gli aggiornamenti di Ottaviano Cacherano d’Osasco. Alle ultime 4 carte non numerate, elenco delle festività con i rispettivi Santi del calendario e indicazione dei valori e dei pesi delle monete auree italiane e delle monete piemontesi. Trattasi della sesta redazione degli Statuti sabaudi, dopo le edizioni del 1477, 1487, 1501, 1512 e 1530.
Manno-Promis, I, 2835; BM-STC Italian, p. 616; Bersano Begey, I, 481, Fontana, III, 78 e 79; Cat. Senato, Antichi Stati, 25.1.6.
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