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Scuola romana, secolo XVII
olio su tavola, cm 58,5 x 90
€ 3.500 - € 5.000
Venduto per € 4.375
Note:
Artemide, dea della caccia, signora della notte, Diana per l’Olimpo dei Romani, vergine interessata solamente alle gioie della vita nei boschi è innamorata del pastore Endimione e per poterlo rimirare e accarezzare ogni notte si affida a Giove che impone al giovane un sonno eterno.
E così appare Diana nel presente dipinto, attribuito dal professor Marini al pittore romano Filippo Lauri, delicatamente eterea sulla nuvola entro cui si nasconde la luna, classico elemento che connota la dea. Le carni bianche contrastano i blu del mantello e il verde della veste. Il suo arrivo a cavallo della nuvola per vegliare il giovane e bell’Endimione durante il sonno, recita un modo di raccontare le storie che rimanda a un gusto tipicamente ascrivibile alla seconda metà del XVII secolo. Come asserisce Marini le opere di Lauri rispondono alle richieste della sofisticata e cosmopolita società seicentesca romana, il cui gusto raffinato è legato a doppio filo alle proposte del nostro pittore. In particolare lo studioso collega la presente tavola ad alcuni importanti dipinti di Lauri, in particolare il Riposo nella fuga in Egitto del Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Paesaggio con Diana e Atteone della collezione Pope Hennessy di Londra e l’Agar e l’angelo, Howard Castle, Inghilterra.
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