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Giovan Battista Langetti (Genova 1635 - Venezia 1676)
olio su tela, cm 92,5 x 72,5
€ 9.000 - € 12.000
Lotto non venduto
Note:
Il dipinto offerto nel lotto è corredato da una lettera della dottoressa Anna Orlando che data l'opera, per ragioni iconografiche e stilistiche, dopo il 1660, nel pieno della maturità dell'artista.
A mezza figura, dipinto rapidamente e colto nella penombra, Archimede tiene sotto la sua mano sinistra un globo che poggia su un voluminoso libro aperto; è come se il sapere e la conoscenza del mondo fossero passati sotto le sue mani, lui matematico chiave per la cultura occidentale.
Il suo volto, solcato da rughe profonde, è prerogativa di una saggezza e dignità intellettuale che solo gli antichi possono tramandare.
L'attività di Langetti si svolse principalmente lontano dalla città natale nonostante dovette continuare a intrattenere rapporti con i committenti. Nato a Genova e cresciuto nella parrocchia di Santa Sabina, a diretto contatto con la famiglia dell'artista Giovanni Battista Carlone, si recò molto giovane a Roma e poco più che ventenne si trasferì a Venezia dove si affermò come uno dei più ricercati pittori del suo tempo.
Come sottolinea Anna Orlando, l'opera trova interessanti confronti con il pendant in collezione Zerbone a Genova raffigurante un Filosofo e un Diogene, di analoghe dimensioni, e l'Archimede conservato nel Castello di Ludwigsburg in Germania.
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